INTERROGAZIONE n. 70 del 26/07/2022
Sulla previsione, nel Programma Operativo Sanitario Regionale, della conferma dell'Ospedale di Serra San Bruno quale ospedale di montagna.

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- L'Ospedale di Serra San Bruno è stato, per decenni, un punto di riferimento assolutamente fondamentale dell'ASP di Vibo Valentia. - La sua realizzazione, in quanto finalizzata a rendere concretamente fruibile il servizio sanitario provinciale da parte di un ampio bacino di utenza (oltre quarantamila persone), ha rappresentato una vera e propria conquista di civiltà per la quale si sono battute, negli anni sessanta e settanta, le forze politiche e sociali che, all'epoca, erano maggiormente rappresentative sul territorio dell'allora provincia di Catanzaro. - L'Ospedale di Serra San Bruno ha, infatti, consentito, alla numerosa popolazione dei comuni montani che ruotano attorno a Serra San Bruno, di beneficiare dell'assistenza sanitaria essenziale che, in mancanza di detto ospedale, sarebbe stato estremamente difficile garantire. E ciò in quanto Serra San Bruno e gli altri comuni vicini sono situati in zone montuose, molto distanti e mal collegate alla città di Vibo Valentia e al relativo ospedale cittadino. - Non a caso l'ospedale di che trattasi nacque anche sotto la spinta dello scalpore che, in seno all'opinione pubblica, era stato suscitato da diversi casi di persone decedute nel lungo, tortuoso e, durante la stagione invernale, pressoché impercorribile, tragitto per raggiungere l'Ospedale di Vibo Valentia. Purtroppo, ormai da qualche anno, l'Ospedale di Serra San Bruno è interessato da un lento ed inesorabile processo di decadimento che non sembra voler cessare. Infatti, l'anzidetto nosocomio presenta rilevanti carenze di organico, oltre che strumentali e strutturali, rispetto alle quali poco o nulla è stato, finora, fatto in termini di individuazione e successiva applicazione di misure effettivamente risolutive. In particolare, gravissime carenze di personale medico-sanitario si registrano nei reparti di Pronto Soccorso, di Chirurgia, di Radiologia e di Medicina. A dette carenze di personale, si accompagna, poi, la disorganizzazione dei reparti nei quali i pochi medici rimasti si trovano a gestire “situazioni limite” in condizioni di scarsa sicurezza ed esponendosi, spesso, alle “aggressioni” degli utenti esasperati dalle lunghe attese e dalla mancanza di prestazioni sanitarie efficienti. Infine, su tutta questa, a dir poco, drammatica situazione, aleggia, anche, il dubbio che l'Ospedale di Serra San Bruno possa, da qui a breve, essere privato del suo importantissimo ruolo di presidio posto a servizio dei numerosi comuni montani situati nelle vicinanze e che, ove questo dubbio dovesse trasformarsi in certezza, resterebbero, letteralmente, “tagliati fuori” nella fruizione, efficace ed efficiente, del servizio sanitario provinciale per ovvie ragioni legate alla distanza che li separa dall'ospedale di Vibo Valentia e dagli altri ospedali della provincia e alla deficitaria viabilità. Tutto quanto sopra premesso, si interroga il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, per sapere:
Per sapere:
1)se, nel Programma Operativo Sanitario Regionale, è stata prevista la conferma dell'Ospedale di Serra San Bruno quale ospedale cosiddetto di “montagna”;
2) quali utili e tempestive iniziative si intendono adottare per garantire, nell'immediatezza, i livelli essenziali di assistenza sanitaria.

Allegato:

26/07/2022
R. MAMMOLITI